24 agosto 2009

CANNABIS E SMS

L’efficienza e la tempestività del governo italiano

In seguito alla pubblicazione dei risultati di una ricerca Usa sulla pericolosità degli sms mentre si è al volante, il governo italiano ha promulgato una legge che punisce con l’arresto immediato e con la condanna a 5 anni chi produce o fa uso di sms e chi produce o fa uso di sostanze alcooliche .

Tempi duri per tutti , dopo gli arresti di pensionati e lavoratori “coltivatori di cannabis” ora anche le compagnie di telefonia mobile ed i produttori di sostanza alcooliche temono per le loro sorti.

Le compagnie di telefonia mobile ora temono che ci sarà un crollo degli sms cosi come spera il governo determinato nel voler eliminare l’invio o la ricezione di sms mentre si è alla guida.

Anche i “vignaroli”, i produttore di vino e bevande alcooliche, rischiano l’arresto immediato ma nel governo vi sono stati dissapori circa la condanna da infliggere se 4 anni o 5 anni di carcere. Il deputato Bottepiena avrebbe voluto addirittura una condanna all’ergastolo ma il collega di partito e deputato Ungoccino si è imposto argomentando che 4 anni sono sufficienti come deterrente per dissuadere i “Vignaroli” dal coltivare la vite o i produttori di alcool di produrlo .

Il governo è veramente intenzionato a punire severamente chi produce sostanze stupefacenti tant’è che il ministro della difesa Lorusso vuole esportare la severità della legge italiana cambiando persino la funzione delle missioni di pace in missioni da guerra per debellare le coltivazioni di oppio in Afganistan.

Tempi duri per tutti i produttori dicevo, già è in lavorazione per la prossima legislatura una bozza di legge (presentatore Fumato) che vieta la produzione , la trasformazione, la vendita e l’uso del tabacco e nella mente di qualche altro lungimirante deputato (MisterBuco) di punire i produttori di autoveicoli che superano il limite di 130 km /h se viaggiono in autostrada e di 180 km/h se viaggiano in Tunnel. Vi è da dire però che il governo ha già previsto consistenti investimenti per “Bucare” l’Italia da nord a sud mitigando così l’effetto della punizione dei produttori di autoveicoli.

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